"Nome d'arte di William Mitchell, attore inglese. Cresciuto in India, si trasferisce giovanissimo in Australia. Qui esercita numerosi mestieri, lavorando soprattutto alla radio e in teatro; durante unaNrappresentazione di Il malato immaginario di Molière, L. Olivier, in tournée in Australia, lo nota e lo invita a Londra per tentare la sorte sui palcoscenici inglesi. Tra le interpretazioni teatrali si ricorda un grande Iago accanto a O. Welles (nella rappresentazione londinese dell'Otello del 1952). Al cinema emerge nel ruolo del misterioso ed elegante ladro Flambeau alle prese con A. Guinness in Uno strano detective, padre Brown (1954) di R. Hamer. La storia di una monaca (1959) di F. Zinnemann lo vede al fianco di una tormentata A. Hepburn mentre nel 1961 è il disincantato deputato laburista di Eri tu l'amore (1961) di R. Thomas. Dopo La ragazza dagli occhi verdi (1964) di D. Davis e Il volo della fenice (1965) di R. Aldrich, è chiamato da J. Schlesinger a interpretare Via dalla pazza folla (1967), tratto da T. Hardy, e soprattutto Domenica, maledetta domenica (1971), in cui è un medico ebreo omosessuale costretto a dividere con una donna divorziata la passione per un giovane scultore. Artista fieramente indipendente, cerca per quanto possibile di sfuggire alle produzioni più commerciali. Muore a seguito di una crisi cardiaca in un hotel di Hollywood poco dopo aver terminato le riprese di I leoni della guerra (1976) di I. Kershner. Postumo sarà l'Oscar per la disperata interpretazione di Quinto potere di S. Lumet (1976)."